domenica 28 aprile 2019

HUME


Il principale elemento di originalità della ricerca filosofica di Hume è indubbiamente il tentativo di applicare il metodo sperimentale allo studio della natura umana, finalizzato a istituire una scienza dell’uomo simile a quella teorizzata da Bacone(1561-1626) per la natura fisica. Hume, dunque, ispirandosi al metodo newtoniano e alle ricerche di Locke(1632-1704), Shaftesbury (1671-1713), Mandeville (1670-1733), Hutcheson (1694-1746) e Butler (1692-1752), vede nell’analisi sistematica delle varie dimensioni che costituiscono l’uomo (ragione, sentimento, morale, politica) il mezzo per far tornare la filosofia la prima scienza di riferimento del sapere umano. Un simile rivolgimento è secondo Hume possibile poiché tutte le scienze sono in stretto rapporto con la natura umana, in quanto fanno parte del bagaglio conoscitivo dell’uomo e da esso sono studiate giudicate
Un’altra novità rappresentata dal pensiero di Hume è l’esito scettico dell’indagine sul mondo esterno, che porta alle estreme conseguenze l’empirismo lockiano. Egli, infatti, contrapponendosi agli illuministi, ritiene che la natura umana si componga di sentimento e istinto, più che di ragione. La ragione stessa, inoltre, non è che una specie di istinto finalizzato al chiarimento di ciò che si accetta o si crede. Al momento in cui la ragione scopre che quelle verità ritenute oggettive - cioè fondate sulla natura stessa delle cose - sono invece soggettive e dettate dall’istinto e dall’abitudine, è inevitabile che si crei un contrasto tra essa e l’istinto. Questo contrasto si risolve però, secodno Hume, riconoscendo che la ragione stessa, che dubita e cerca, è una manifestazione della natura istintiva dell’uomo 1. Ne risulta che la conoscenza umana è solo probabile e intrinsecamente limitata.

lunedì 1 aprile 2019

LOCKE: LA CONCEZIONE DELLO STATO E L’AFFERMAZIONE DELLA TOLLERANZA

Egli afferma che nello stato di natura gli uomini godono dei diritti naturali alla vita, alla libertà, alla proprietà tuttavia manca la garanzia della legalità nella quale gli uomini devono stipulare un contratto sociale che implica:
  • il patto di unione -> gli individui si uniscono in una società civile;
  • il patto di sottomissione -> i cittadini si sottomettono a un’autorità che ha il compito di tutelare i diritti naturali 
Secondo Locke lo stato è fondato sul consenso dei cittadini, governa in modo non arbitrario e prevede la separazione dei poteri (legislativo é esecutivo) che ha lo scopo di evitare il dispotismo.
Secondo il suo pensiero bisogna tenere distinti:

  1. l’ambito politico: finalizzato a fare le leggi e a farle rispettare; in esso vale il principio della tolleranza religiosa fondato sul fatto che nessuna religione è superiore alle altre e che la fede non può essere imposta con la forza;
  2. l’ambito religioso: finalizzato a soddisfare i bisogni spirituali per cui la Chiesa è una società libera e volontaria.
LOCKE 







egli è considerato il padre dell’empirismo moderno.
Secondo il suo pensiero le idee non sono innate ma derivano dall’esperienza in particolare:
  1. dall’esperienza esterna provengono le idee di sensazione;
  2. dall’esperienza interna provengono le idee di riflessione;
infatti la mente umana, egli la definisce, come un foglio bianco, quindi privo di contenuti, che acquisisce gradualmente le conoscenze con il progredire delle esperienze.
Locke esegue una distinzione tra:
  1. idee semplici (di sensazione è riflessione) -> derivano dalle esperienze elementari e sono dotate di certezza;
  2. idee complesse -> provengono dal l’elaborazione delle idee semplici e si distinguono in: 
    • idee di modi (non sussistono di per sè ma sempre in relazione a una sostanza)
    • idee di sostanze (riferite a qualcosa di esistente in sè che funge da sostrato)
    • idee di relazioni (derivano dal rapporto istituito tra idee semplici)

Nel suo pensiero si trova il concetto di conoscenza che egli percepisce come una cosa che è circoscritta alle certezze sensibili (esterne o interiori) è probabile quindi sufficiente a orientarsi nel mondo ma non assoluta, le sue uniche certezze non sensibili sono quelle dell ‘ IO e di DIO