sabato 20 ottobre 2018




Il lungometraggio è ambientato nel 2019 in una Los Angeles distopica, dove androidi dalle stesse sembianze dell'uomo vengono abitualmente fabbricati e utilizzati come forza lavoro nelle colonie extra-terrestri. I robot  che si danno alla fuga o tornano illegalmente sulla Terra vengono cacciati e "ritirati dal servizio", cioè eliminati fisicamente, da agenti speciali chiamati blade runner. La trama ruota attorno a un gruppo di androidi recentemente evasi e nascostisi a Los Angeles, e al poliziotto Rick Deckard, ormai fuori servizio ma che accetta un'ultima missione per dare loro la caccia.

Blade Runner si interroga sulle possibilità offerte dall'eugenetica e dalla clonazione nella creazione di replicanti e sulle implicazioni morali, etiche e religiose derivanti. Da questo punto di vista, uno dei temi centrali del lungometraggio è la questione di che cosa sia e cosa significhi "umanità''. Anche se la differenza tra replicanti e umani è fondata essenzialmente sulla mancanza d'empatia nei primi, gli androidi sono presentati come degli esseri capaci di compassione — Batty arriva a salvare la vita a Deckard — e di preoccuparsi gli uni degli altri. Il ribaltamento di prospettiva è completato dal fatto che le figure umane sono invece fredde, distanti ed egoiste, mentre la folla nelle strade è anonima e impersonale. La sequenza onirica dell'unicorno insieme all'origami lasciato da Gaff in forma di liocorno, è considerata da molti una prova del fatto che Deckard sia un replicante, poiché Gaff avrebbe avuto accesso ai ricordi artificiali del Blade Runner. Questa interpretazione è messa in dubbio da alcuni, che affermano che la mancanza di una risposta definitiva è cruciale per cogliere il messaggio centrale del film. Questa voluta ambiguità, incertezza e ricchezza testuale permette agli spettatori di interpretare il film secondo il loro gusto personale.

RAPPORTO UOMO-MACCHINA -->cibernetica: indica un vasto programma di ricerca interdisciplinare, rivolto allo studio matematico unitario degli organismi viventi e, più in generale, di sistemi, sia naturali che artificiali.

giovedì 11 ottobre 2018

                                                           
                                                               GALILEO GALILEI


SCIENZA E FEDE: secondo Galileo la natura, oggetto della scienza, e la Bibbia, oggetto della religione, vengono entrambe da Dio. Come tali non possono contraddirsi tra di loro, eventuali contrasti sono soltanto apparenti e vanno risolti rivedendo l’interpretazione della Bibbi
SENSATE ESPERIENZE: alla lettera “esperienze dei sensi“, con queste parole Galileo evidenzia il momento osservativo-induttivo della scienza,molto importante nelle sue scoperte come ad esempio quella relativa ai corpi celesti.
NECESSARIE DIMOSTRAZIONI: cosi Galileo evidenzia il momento ipotetico-deduttivo della scienza,che ha molta importanza su scoperte (come il principio di inerzia secondo il quale un corpo tende a conservare il suo stato di moto o quiete fino a quando non interviene una forza esterna a modificare tale stato; o il principio della caduta dei grafiche afferma che tutti i corpi, qualsiasi sia il loro peso, cadono con la stessa velocità). Queste necessarie dimostrazioni o”dimostrazioni matematiche”non sono altro che ragionamenti logici, su basi matematiche grazie ai quali il ricercatore partendo da un’intuizione di fondo formula una teoria e le sue ipotesi per in fine verificarle sperimentalmente.
INDUZIONE E DEDUZIONE: molto importante è definire Galileo, non esclusivamente induttivista o deduttivista, perché e sia l’uno e che l’altro. Infatti le sensate esperienza presuppongono sia “necessarie dimostrazioni “ che “certe dimostrazioni”
CONOSCENZA UMANA E DIVINA: secondo Galileo la conoscenza umana ,pur differendo da quella divina per il modo di apprendere e per l’estensione di nozioni possedute, risulta simile per il grado di certezza. Infatti mentre Dio conosce immediatamente la verità, l’uomo la conquista progressivamente attraverso un ragionamento discorsivo.



                                                           FRANCESCO BACONE
















Bacone ritiene che lo scopo della scienza sia il dominio sulla natura allo scopo di migliorare la vita degli umani, una sua espressione famosa ''sapere è potere''. L'uomo, secondo B, l'uomo deve affrancarsi dal il principio di autorità edai preigiudizi che ostacolano la conoscenza ovvero la dottrina degli idoli -->
idoli della tribù: elaborati alla mente umana;
idoli della spelonca: derivanti dal temperamento e cultura di ciascuno;
idoli della piazza: uso della parola;
idoli del teatro: derivanti da scuole filosofiche, ecc.
METODO INDUTTIVO:
osservazione dei fenomeni, raccolta dei dati, prima ipotesi, prove di verifica ed infine esperimento cruciale.
OPERA: ''Nuova Atlantide'' --> modello di società ideale, nella quale tutti si dedicano al progresso scientifico.