SIGMUN FREUD
Sigismund Schlomo Freud, conosciuto
come Sigmund Freud,
nasce il 6 Maggio del 1856 nell'odierna Repubblica Ceca. Sigmund inizia ad
appassionarsi allo studio del
testo biblico sin da giovane, e la storia e la tradizione
del suo popolo giocheranno un ruolo non indifferente nella sua produzione
successiva (per altro, in un contesto sociale come quello viennese di
antisemitismo). Freud decide di dedicarsi alla pratica clinica, professione che gli
avrebbe consentito di rendersi indipendente economicamente e di sposare Martha Bernays, conosciuta nel
1882. Lavora per tre anni all'Ospedale Generale di Vienna, curando i pazienti
del reparto psichiatrico, poi, tra il 1885 e il 1886 collabora con Charcot a Parigi, e si avvicina così all'ipnosi come cura per l'isteria,
metodo clinico che Freud vuol diffondere al suo ritorno a Vienna. Nell'autunno
del 1886 apre dinque il suo studio
privato, e in primavera sposa Martha, con cui mette al
mondo sei figli.Nel frattempo Freud inizia ad applicare il metodo ipnotico
sui pazienti isterici, e
a pubblicare i primi studi su questo metodo catartico (Studi sull'isteria, 1895). Tuttavia, Freud sta già
lavorando alle opere maggiori; nel 1900 pubblica uno studio, risultato del
lavoro di cura sui propri pazienti e su se stesso, L'interpretazione dei sogni, che fissa i
paletti della futura psicoanalisi. La nomina a professore universitario nel
1902 si affianca allo sviluppo della nuova teoria, a cavallo tra
interpretazione del mondo dell'inconscio e pratica terapeutica per i
disturbi psicoanalitici; alla Psicopatologia
della vita quotidiana (1904) e ai Tre saggi sulla teoria sessuale (1905)
si affiancano gli studi di famosi "casi clinici". Del 1910 è la fondazione della Società psicoanalitica internazionale,
cui aderiscono in un primo momento anche i "discepoli" Jung e Adler. Altri studi freudiani (che
sviluppano ulteriormente i concetti di Io, Es, Super-io, il noto "complesso di Edipo" e la teoria della sessualità)
sono Al di là del principio di
piacere (1920), L'Io
e l'Es (1922) e Il
disagio della civiltà (1930). La salita al potere del nazismo
hitleriano costringe però Freud - da anni malato di cancro - all'esilio a Londra nel 1938, dove lo psicoanalista muore
l'anno successivo.