lunedì 30 settembre 2019

                                                                          FICHTE
L'Idealismo etico di Fichte

Secondo il suo pensiero l'IO è un processo creativo e infinito che si articola in tre momenti:
- tesi: l'io pone se stesso -> si rivela come attivitá autocreatrice
- antitesi: l'io pone il non io -> produce l'altro da sè come oggetto e ostacolo indispensabile alla sua attività
- sintesi: l'io oppone nell'io, all'io divisibile un non io divisibile -> si particolarizza nei singoli io empirici e finiti contrapposti alle cose del mondo

Fichte sostiene che la natura e il mondo non possono esistere in modo indipendente dall'io, il quale poi pone il non-io e si determina come io empirico grazie all'immaginazione produttiva.

Il compito dell'uomo, secondo il suo pensiero, è quello di affermare la propria libertà, infatti il mondo esiste in funzione dell'attività dell'uomo e del suo atuperfezionamento, primato della vita morale rispetto a quella teorica.

-> L'uomo ha il suo fine nella società la quale ha l'obbiettivo di realizzare la completa unità di tutti i suoi membri grazie alle due leggi morali:
1) trattare gli altri come fini e mai come mezzi;
2) puntare al perfezionamento degli uomini tramite l'educazione per questo la missione del "dotto" consiste nel promuovere il progresso culturale e morale di tutte le classi sociali.

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